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Soldati, civili e barbari

Guerra e pace nell’impero romano

> Partecipanti

Responsabili

Dan Dana (CNRS)
Michel Reddé (EPHE-PSL)
Benoît Rossignol (Paris 1)

Membri ANHIMA

Jean-Michel Carrié (EHESS) ; Dan Dana (CNRS) ; Ségolène Demougin (CNRS-EPHE) ; Antony Hostein (EPHE-PSL) ; Raphaëlle Laignoux (Paris 1) ; Michel Reddé (EPHE-PSL) ; Benoît Rossignol (Paris 1 Panthéon-Sorbonne)

Membri associati

Pierre Cosme (Rouen) ; Anne Daguet-Gagey (Université d’Artois) ; Michel Molin (Paris 13)

Membri esterni

François Cadiou (Bordeaux 3) ; Vincent Drost (dr. Paris 1) ; Patrice Faure (Lyon 3) ; Christophe Hugoniot (Tours) ; Sylvain Janniard (Tours) ; Michel Kasprzyk (INRAP) ; Xavier Lapray ; Michael A. Speidel (Berne)

Dottorandi

Vincent N’Guyen-Van (Paris 1) ; Guillaume Sartor (EHESS)

> Presentazione

L’impero romano era una formazione politica nata dalla guerra, che si tratti delle guerre di conquista o della guerra civile che portò Augusto al potere. Le strutture di quest’impero sono intimamente legate all’ambito marziale per la necessità di difendere le proprie frontiere, l’esigenza di assicurare il controllo delle popolazioni, l’importanza della legittimità politica derivata dalla vittoria, ma soprattutto per via dell’organizzazione e della presenza di un esercito professionista permanente. Questo settore di studi è particolarmente vivace in quanto può avvalersi di una lunga e regolare tradizione erudita come quella dei Congressi sul Limes, ma ha anche conosciuto profondi rinnovamenti dovuti all’apporto costante di nuova documentazione (scavi archeologici, iscrizioni, diplomi militari ecc.) e all’apertura verso la storia sociale e culturale. Sulla base dei risultati raggiunti dal programma precedente (Soldati, civili e barbari nell’impero romano) e del monitoraggio scientifico in questo ambito di ricerca, il programma si propone di elaborare studi precisi a partire da alcune direzioni e problematiche privilegiate con l’intento di moltiplicare e incrociare le prospettive e le fonti. Il programma potrà inoltre coordinarsi con l’Istituto degli Studi sulla Guerra e la Pace (Parigi 1 Pantheon-Sorbona).

> Pubblicazioni prodotte

1- Les familles des soldats romains, P. Cosme (dir.), Cahiers du Centre Gustave Glotz, 24, 2013, p. 205-292.

2- La place de l’État dans l’antiquité tardive dans la Gaule de L’Est. ATEG III, B. Fort, A. Hostein, M. Kasprzyk, S. Janniard, P. Nouvel (dir.), à paraître dans un supplément de la Revue Archéologique de l’Est en 2018.

3- M. Reddé (éd.), De l’or pour les braves ! Soldes, armées et circulation monétaire dans le monde romain. Actes de la table ronde organisée par l’UMR 8210 (AnHiMa) à l’Institut National d’Histoire de l’Art, 12-13 septembre 2013, Bordeaux, Ausonius (Scripta Antiqua 69).

> Progetti

A- Entrare nell’esercito romano : reclutamento, pratiche amministrative e società militari
Coordinatore : D. Dana
Lo studio del reclutamento dell’esercito romano e della sua evoluzione etnica, giuridica e sociologica si inserisce in una lunga tradizione storiografica : dagli elenchi di soldati di Mommsen alle speculazioni di Rostovtseff, dai bilanci di Forni ai lavori attuali su alcuni popoli come i Batavi, la documentazione è costantemente aumentata e le problematiche si sono meglio precisate. Ci sono condizioni favorevoli al rinnovamento degli studi : il consistente aumento della documentazione sui diplomi militari consente uno studio in serie più preciso che in precedenza, l’archeologia dal canto suo ci induce a confrontare il tema del reclutamento con la cultura materiale, con i processi di acculturazione, con la mobilità all’interno dell’impero dei soldati e delle loro famiglie. I diplomi militari consentono di realizzare ricerche di ricerca sulle pratiche amministrative dell’esercito romano (tra cui la creazione di categorie e statuti), sull’onomastica, sulla toponomastica provinciale, sulla vita familiare dei soldati e sul notevole impatto di queste società militari nell’ambito delle province (presenza, mobilità, insediamento una volta liberati o, al contrario, ritorno nella provincia di origine).

→ Incontri scientifici :

1. Journées d’études à Paris, les 4-5 décembre 2014 : "Entrer dans l’armée romaine : bassins de recrutement des unités auxiliaires (Ier-IIe s. ap. J.-C.)" → voir le programme
2. Journée d’étude à Paris, le 18 novembre 2017 : “Mobilité, ‘dislocation’ et nouveautés en épigraphie militaire : les unités auxiliaires et l’Afrique romaine” → voir le programme

→ Pubblicazioni :

1. Entrer dans l’armée romaine : bassins de recrutement des unités auxiliaires (Ier-IIe siècle après J.-C.), D. Dana, B. Rossignol (dir.), dans Revue Internationale d’Histoire Militaire Ancienne 6, 2017, p. 1-194.
 
B- L’invasione : storiografia, metodologia, casi di studio
Coordinatore : B. Rossignol
Il tema dell’invasione ha significativamente contrassegnato la storiografia dell’antichità e particolarmente quella dell’impero. Un’invasione comporta necessariamente dei rapporti molto particolari tra soldati, civili e « barbari ». L’invasione rappresenta un evento cruciale, che può determinare una rottura, modificare a lungo termine gli equilibri territoriali e politici ; può anche, per via degli effetti devastanti dei combattimenti e dei saccheggi, essere vista come una causa nell’evoluzione demografica o economica dei territori coinvolti. Eppure l’invasione non è un soggetto storico semplice, ragion per cui ci sembra necessario riesaminarla, da un lato per fare il punto della questione, dall’altro per individuare nuovi campi di indagine che possono emergere.
 

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