Responsabile :
Aurélie Damet (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne)
> Presentazione
Il programma proposto è in continuità con le giornate organizzate al Centro Anhima da F. Gherchanoc e J.-B. Bonnard sulle « Madri e maternità nella Grecia antica » ma intende ora ampliarne il campo di indagine.
Centrale è la cellula familiare intesa sia come nucleo che come insieme più ampio, e comprende sia lo studio sugli schiavi e sull’oikos, sia l’analisi della polis come famiglia (« familialism »).
L’obiettivo è quello di esaminare il funzionamento della famiglia :
➢ al suo interno : relazioni figli/genitori (la « parentalità »), mariti/mogli, famiglia collaterale, fratrie, padroni/schiavi
➢ ma anche nell’articolazione della polis : legislazioni a carattere familiare (adulterio, disconoscimento, adozione, epiclerato, obbligo di vitto, matrimonio), evoluzione storica del ruolo della famiglia nelle comunità civiche, studio delle fratture storiche e politiche (come nel caso della legge di Pericle), uso del paradigma familiare a scopi diplomatici.
« Oggetto sociale totale », la famiglia è al contempo un campo di studi ben specifico con una logica propria ma anche un osservatorio per affrontare tematiche quali :
- l’affettivo : come considerare l’amore filiale, parentale, fraterno nella famiglia greca ? La frequenza delle parentele costruite (adozioni) è in contrasto con una philia naturale.
- il religioso : si pensi alle divinità della famiglia, ai rapporti familiari nel pantheon greco e all’aspetto religioso della costruzione identitaria della parentela, tornata recentemente in auge.
- il genere : trattamento distintivo o meno di mariti/mogli, madri/padri, figlie/figli nelle leggi della polis greca. Sarà il caso di tornare sui rapporti talvolta conflittuali tra alcune teorie di genere decostruzioniste, che cercano di sminuire l’importanza della famiglia come luogo della costituzione identitaria e base di quella soggettiva e individuale, e alcune teorie antropologiche e psicanalitiche che, al contrario, danno alla famiglia un posto essenziale.
Come allora va considerata la famiglia antica secondo questi orientamenti metodologici ?
- il diritto : la questione degli statuti giuridici familiari, della codificazione delle eredità, degli obblighi legali di solidarietà familiare, del posto degli schiavi privati nel mondo greco
- il corpo : l’importanza dei fluidi, sangue, latte, sperma, nell’identità parentale antica ; rappresentazione e percezione dei corpi dei diversi componenti della famiglia : padre, madre, figlio, figlia, sorella, fratello. Sarebbe particolarmente interessante riesaminare le analogie anatomiche tra componenti di una famiglia e parti del corpo, del tipo di quelle già conosciute : figli/occhi, madre/ventre e seno.
L’approccio scelto sarà decisamente antropologico e psicologico, costituirà un punto di osservazione alla luce del quale considerare gli oggetti letterari, filosofici, giuridici e istituzionali. Bisognerà continuare a rinnovare gli studi recenti sulla famiglia, in particolare con il contributo della storia degli affetti e della philia, ma anche dell’antropologia dei fluidi corporali. L’obiettivo consiste nel ripensare i legami familiari nell’Antichità in termini che consentano di superare la stretta definizione economica e giuridica dell’oikos.
Tutte le fonti antiche potranno quindi essere considerate in questa prospettiva, dalla tragedia all’epigrafia legislativa, dalle testimonianze archeologiche (manufatti funerari, stele votive) ai discorsi giuridici, dai filosofi ai poemi omerici.
Anche se il punto di partenza della ricerca sarà il nucleo familiare greco, lo sguardo antropologico consente di ampliare il campo di indagine a territori e cronologie aldilà del mondo greco e del periodo arcaico e classico. Si prevedono perciò incontri scientifici e discussioni con ricercatori di ambito achemenide, etrusco, romano, macedone, egizio in una prospettiva comparativa.