> Partecipanti
Responsabili
Sylvie Pittia (Paris 1 Panthéon-Sorbonne)
Clara Berrendonner (Paris 1 Panthéon-Sorbonne)
Julien Dubouloz (Aix-Marseille)
Membri di ANHIMA
Maria Bats (Paris 1), Jean-Louis Ferrary (AIBL), Jean-Pierre Guilhembet (Paris Diderot-USPC), Jean-Claude Lacam (Paris 1), Raphaëlle Laignoux (Paris 1), Philippe Moreau (Paris Est Créteil)
Collaboratori
Philippe Akar, Maria Luisa Bonsangue (Amiens), Pierre Cosme (Rouen), Mathieu Engerbeaud (Poitiers), Eva Hagen, Cyrielle Landrea, Xavier Lapray, Dario Mantovani (Pavie), Alexis Mèszàros (Paris 1), Jonathan Prag (Merton College, Oxford), Ghislaine Stouder (Poitiers)
> Presentazione
Il programma riunisce insegnanti-ricercatori specialisti della Roma repubblicana sul tema della creazione delle competenze e abilità politiche e delle tecniche amministrative che formano una cultura di « impero » – da intendere qui nel senso dell’imperium Romanum, come un insieme di uomini e dei territori. Si studierà come si elabora questa cultura a partire da Roma, prima in Italia poi più ampiamente nel Mediterraneo, non senza « effetti di ritorno » dai territori assoggettati verso il centro del potere. In sintesi, si studierà la progressiva creazione e stratificazione di un corpus di conoscenze e competenze necessarie per la gestione dell’Italia prima, delle province poi, il ritmo e il modo in cui questa cultura diventa sempre più raffinata, gli ostacoli e i fallimenti della sua generalizzazione, quello che la Roma repubblicana ha preso da altri – in particolare dal mondo ellenistico – ma anche come abbia potuto a sua volta rappresentare un modello.
Il programma si articola in tre progetti che saranno condotti parallelamente nel corso del contratto quinquennale 2014-2018 :
• Progetto 1 "Nascita dell’amministrazione provinciale (Cicerone, Verrine 2.2)"
Coordinato da Julien Dubouloz e Sylvie Pittia. Vi fanno parte inoltre Clara Berrendonner, Jean-Louis Ferrary, Philippe Moreau e Jonathan Prag. Il gruppo di ricerca prepara un’edizione, traduzione e commento storico del De praetura Siciliensi (Verr. 2.2) per la serie latina della CUF. Questo testo riguarda gli abusi di potere di Verre nell’esercizio della sua giurisdizione e le sue ingerenze nell’organizzazione politica delle città di Sicilia. Il gruppo di ricerca organizza periodicamente giornate di studi dedicate alle principali tematiche del De praetura Siciliensi per completare il commento storico dell’arringa.
• Progetto 2 "La creazione di una cultura giuridica e fiscale a Roma e nel suo impero (II-I sec. a.C.)"
Diretto da Clara Berrendonner, Julien Dubouloz e Raphaëlle Laignoux. Vi prendono parte inoltre Maria Luisa Bonsangue, Jean-Louis Ferrary, Philippe Moreau, Sylvie Pittia e Jonathan Prag. Questa ricerca si interessa alla formazione e alla diffusione delle competenze e abilità politiche– in particolare in ambito giuridico e fiscale – che sovrintendono alla creazione di un impero territoriale nei secoli II-I a.C. Si tratta di stabilire in che misura le cariche nominate dall’autorità romana per un anno (il governatore, i suoi legati e la coorte) facessero valere l’esperienza maturata in loco dai Romani insediati nelle province (rappresentanti delle società di pubblicani, proprietari fondiari, negotiatores). Questa prima tappa ci introduce alla questione dell’elaborazione concreta del diritto, considerata in particolare attraverso i contenziosi fiscali che coinvolgevano i pubblicani, esposti davanti ai governatori romani, e le disposizioni riguardanti i pubblicani nell’editto pretorio. In termini più generali, laddove la giurisdizione dei governatori e le relazioni con le comunità peregrine sono stati al centro di lavori recenti, sarebbe ora opportuno esaminare in che misura la regolamentazione romana mirasse a fornire una tutela giuridica degli interessi dei Romani nelle province. L’indagine riguarderà il I sec. a.C., dal governo di Q. Muzio Scevola in Asia fino al periodo triumvirale ; i suoi risultati saranno diffusi nel corso di giornate di studi organizzate nel Centro di ANHIMA e di pubblicazioni di articoli in riviste.
• Progetto 3 "Pensare, costruire, scrivere l’unità dell’Italia repubblicana"
Coordinata da Maria Bats, Jean-Claude Lacam e Sylvie Pittia. Vi fanno parte Philippe Akar, Pierre Cosme, Mathieu Engerbeaud, Jean-Pierre Guilhembet, Cyrielle Landrea, Raphaelle Laignoux, Xavier Lapray, Ghislaine Stouder. Il progetto si propone di studiare l’identità e l’unità dell’Italia dal V sec. a.C. fino all’organizzazione delle regioni augustee, senza tralasciare i contesti regionali. La storiografia moderna ha privilegiato la visione romanocentrica e la nozione di romanizzazione : si cercherà ora di prendere in considerazione le resistenze, i fallimenti dell’impresa egemonica romana ed anche la memoria delle popolazioni assoggettate e le nostalgie che hanno potuto esprimere. Il passaggio dalla città-stato allo Stato in scala peninsulare sarà valutato nelle sue dimensioni amministrative, politiche, religiose, militari, sociali e linguistiche. L’indagine combinerà un approccio incentrato sulle fonti e sulla storiografia antica, e un altro a lungo termine, che prenderà in considerazione la storiografia moderna e la ricezione dell’antico. I lavori del gruppo di ricerca si organizzeranno sul piano pratico in workshop che porteranno alla pubblicazione di una raccolta di articoli.